La terapia analitico transazionale si basa su un contratto di lavoro condiviso tra paziente e terapeuta. Il paziente quindi si da uno scopo da raggiungere mediante il sostegno del terapeuta, ma le tempistiche con le quali raggiungerà il suo obiettivo “verificabile” “realistico” e “legale” sono legate al modo in cui il paziente condurrà la sua vita tra una seduta o l’altra, se si affiderà o meno al terapeuta, se accetterà il suo modo di essere con lui “non collusivo”, se non saboterà i suoi passi avanti. Ogni paziente ha comunque il diritto di interrompere la terapia in qualsiasi momento, dopo averne comunque discusso con il terapeuta che seppur contrario dovrà “lasciarlo andare”.